Startupmagazine.it ospita un report molto confortante per tutto il settore ospitalità
La stagione estiva si sta concludendo ed è già tempo di bilanci, per analizzare la qualità dei risultati e stilare il report del 2025. Startupmagazine, rivista online rivolta al mondo imprenditoriale, rivela uno scenario molto positivo.

Settore in crescita sotto diversi aspetti
Innanzitutto, nel 2025 erano attive 26.129 aziende agrituristiche, con un incremento dell’1,1% rispetto all’anno precedente. Negli ultimi 20 anni il numero di agriturismi è più che raddoppiato, dimostrando un trend stabile e duraturo. Notizia più che confortante.
Ma come stanno andando? I turisti che hanno scelto e scelgono l’agriturismo in Italia hanno superato i 4,5 milioni, con una crescita dell’11% rispetto all’anno precedente. Circa il 60% proviene dall’estero, confermando l’importanza del settore come ambasciatore dell’accoglienza italiana e del made in Italy in generale.
I risultati economici
La produzione economica legata all’agriturismo ha raggiunto i 1,9 miliardi di euro, con una crescita del 15,4%. Dove vanno di più i turisti? Il Centro Italia e le Isole guidano le folle, con aumenti rispettivamente del 2,3% e 1,7% nel numero di aziende. Toscana, Lazio, Umbria, Marche, Abruzzo e il Nord-est sono le regioni preferite dai turisti, con il Centro Italia meta prediletta nel 72% dei casi.
Nell’estate 2025 si conferma la tendenza a soggiorni brevi, con pernotti di 2-3 notti, e un aumento delle vacanze “mordi e fuggi”. Crescente la domanda per esperienze di qualità e personalizzate, con spazio per attività legate alla natura (escursioni, sport come bike, trekking ed equitazione) e degustazioni di prodotti tipici.

Oltre all’ospitalità tradizionale, si evidenzia un interesse crescente per forme di turismo multisensoriale come enoturismo, birraturismo, oleoturismo e caseario, oltre a wellness e corsi di cucina contadina.
Analisi del comparto
In sintesi, l’agriturismo si conferma settore in forte espansione in Italia, con numeri in crescita sia sul fronte dell’offerta che della domanda, che si orienta sempre più verso esperienze personalizzate e di qualità, rappresentando un’importante leva economica e culturale per lo sviluppo sostenibile del territorio rurale Italiano.