In arrivo la Giornata Mondiale delle Api

Si celebra il 20 maggio ed è un’occasione per ricordare la loro importanza

Un terzo del cibo che giugne sulle nostre tavole (mele, fragole, pomodori, solo per citarne alcuni) dipende in maniera diretta dall’opera di impollinazione delle api. Ma c’è di più, sono 4.000 le varietà di vegetali che esistono grazie ad essa, al punto che senza impollinatori il 75% delle nostre colture subirebbe una drastica riduzione a livello quantitativo e qualitativo.

Le api, impollinatori in difficoltà

A pochi giorni dalla Giornata Mondiale delle Api (martedì 20 maggio), giova ricordare che dall’impollinazione dipende la vita stessa del pianeta. Non è troppo tardi per fermare l’estinzione di questi preziosi insetti.

Il bosco delle api, progetto per tutelare la biodiversità

l progetto di Greenpeace denominato “Bosco delle Api” è un esempio tangibile di come sia possibile combattere il declino della biodiversità e creare comunità più sostenibili e resilienti. Il primo Bosco delle Api è nato a Roma nel 2020, anno in cui la pandemia ha reso evidente la necessità di rendere le città più sostenibili e resilienti ai cambiamenti climatici. Tre anni dopo, con la collaborazione della Cooperativa Sociale Agropolis, il progetto è stato replicato a Cremona, una delle aree più inquinate d’Europa.

Si tratta di vere e proprie food forest, un sistema agroforestale multifunzionale che simula, su piccola scala, un ecosistema boschivo su più strati. In questo ambiente, piante da frutto, erbe medicinali, bacche, ortaggi e fiori convivono sinergicamente con piante spontanee e animali, creando un habitat ricco di biodiversità.

Il bosco delle api, un’idea per salvaguardarle

Ma le food forest non solo favoriscono la conservazione della natura, forniscono anche spazi per la ricreazione, l’istruzione e la costruzione di comunità. Hanno, come dire, anche una spiccata funzione sociale.