Che cosa significa e perchè è importante
In occasione della Giornata internazionale delle foreste del 21 marzo, la Direzione generale dell’economia montana e delle foreste del MASAF, in collaborazione con i Corpi e i Servizi forestali regionali, ha dato formale avvio alla Rete Nazionale dei Boschi Vetusti, istituita dallo stesso Ministero allo scopo di tutelare tutti quegli scrigni di naturalità, più belli e più preziosi, del patrimonio forestale italiano e conservarli intatti per i cittadini del futuro.

I boschi vetusti, definizione
Per boschi vetusti si intendono tutte quelle aree forestali, estese almeno 10 ettari, in cui, grazie all’assenza di disturbo antropico persistente da oltre 60 anni, sono presenti tutti gli stadi evolutivi del bosco; parliamo della fase di rinnovazione (presenza di piantine forestali e alberi giovani), della senescenza (e quindi presenza di alberi maturi, alberi morti in piedi e alberi caduti a terra), con esemplari di notevoli dimensioni ed età, appartenenti a più specie arbore e arbustive autoctone e con un suolo ricco di sostanze organiche.
Il record dell’Italia
L’Italia è la prima nazione in Europa a creare una Rete Nazionale dei Boschi Vetusti, avendo individuato, ad oggi, circa 60 boschi pronti per essere iscritti nella Rete Nazionale, con un potenziale di oltre 100 boschi vetusti iscritti entro un anno.
Inoltre, in una Sezione a parte della Rete Nazionale sono inserite anche le 13 Faggete Vetuste riconosciute dall’UNESCO patrimonio mondiale dell’umanità.
L’abetina di Rosello
In particolare, il Bosco Vetusto d’Italia N.1 è l’abetina di Rosello, estesa per 211 ettari nella Val di Sangro, in provincia di Chieti: si tratta di un bellissimo e incantevole bosco misto con prevalenza di abete bianco associato al tasso, con presenza di maestosi faggi, cerri, aceri, frassini, tigli, carpini, agrifogli, sorbi e noccioli.
Al suo interno si registra il secondo abete bianco più alto d’Italia (59 metri di altezza) e decine di esemplari appartenenti a specie arboree diverse aventi i requisiti naturalistici per il riconoscimento di alberi monumentali d’Italia.